Lo zucchero e i bambini

Piccola domanda: quanto zucchero raffinato, merendine o pasti pronti consumano i nostri bambini?

Risposta: anche una sola merendina al giorno può “falsare” il senso del gusto di un piccolo e diseducarlo ai sapori naturali. Non solo:

l’assuefazione ai sapori dolci dei nostri bambini li porta a consumare un eccesso di zuccheri durante la giornata. Zuccheri non utili all’organismo, in quanto privati del loro contorno di vitamine, minerali e fibre; zuccheri energivori, che acidificano l’organismo e per essere digeriti/tamponati usano le riserve di calcio dei denti e delle ossa. Zuccheri che squilibrano il pancreas, e che (almeno negli Usa), abbassano ogni anno la soglia d’età per malattie come diabete e aumentano il numero di bambini malati. Zuccheri che portano all’obesità infantile, che provocano malattie cardiovascolari.

L’argomento zucchero è spinoso, per noi adulti cresciuti con gli spot televisivi de “lo zucchero ha cervello”; a proposito, ve lo ricordate?

In effetti  i pubblicitari dell’epoca avevano ragione: gli zuccheri sono il carburante del nostro motore, sono quelli che ci danno energia, che portano vita alle nostre singole cellule, che alimentano cervello, cuore e il resto degli organi. Ma di quale/quali zuccheri stiamo parlando?

Di quelli naturali, derivanti da frutta e verdura; di quelli derivati dagli amidi dei cereali e delle patate, degli zuccheri cioè assimilati insieme a enzimi, vitamine, fibre e minerali. Zuccheri che sono biodisponibili e che aiutano a crescere e nutrono il cervello, zuccheri che stanno agli antipodi di quella roba bianca iperbollita, sbiancata con calce, sterilizzata con cloro e definitivamente deceduta.

 

Quando sono al supermercato inorridisco alla vista dei tanti carrelli riempiti da genitori inconsapevoli: merendine al latte dolcissime e piene di grassi (aumentano la voglia di consumare cibo), preparati (ex) lattei con lenti di cioccolato ricoperte da mille coloranti dannosi, gelatine del peso di 70 gr raffiguranti cartoni animati e il cui apporto in termini di calorie vuote basterebbe ad un bambino per tre mesi, patatine fritte con olii improbabili, prodotti per la colazione ricchi di vitamine sintetiche che non vengono assorbite dall’organismo nemmeno se preghiamo in fenicio.

Siamo veramente consapevoli del danno che arrechiamo a quei giovani stomaci, a quei piccoli fegati, a quei teneri reni? Quante tossine ingerisce un bambino durante la sua alimentazione quotidiana? 

Quali sono le conseguenze che a lungo termine si ripercuoteranno su quegli organismi?

Quanto ci costa comprare quel cibo che non è nutrimento ma piuttosto un dolce veleno?

Cosa possiamo far mangiare ai nostri figli per garantirgli, nei limiti del possibile, buona salute e longevità?

A questa domanda potrei rispondere semplicemente “usate cibo il più naturale e meno artefatto possibile”, ma quante scuse mi sentirei arrivare di rimando?

Qualche consiglio mi permetto comunque di darlo:

– Eliminare tutti i prodotti preparati, merendine, yogurt aromatizzati, succhi industriali, budini, biscotti, snack e bibite. Alterano il gusto e tolgono nutrienti all’organismo

– preparare quanto più cibo possibile in casa, introducendo fantasiose ricette di verdure e abituando il piccolo a consumare molta frutta e molta verdura. Biologiche.

– Abituare i bambini ai cibi semplici, non troppo elaborati e mai troppo sapidi; non vorremo mica che diventino come noi, schiavi del sale e dello zucchero? Il cibo al naturale ha un sapore eccellente, è solo che lo abbiamo dimenticato

– Al posto del thè, abituare i piccoli a infusi di frutta senza caffeina, dolcificati eventualmente con malto, agave o miele biologico e da portare a scuola in termos privi di rivestimento d’alluminio

– preparare dolci lievitati naturalmente, con frutta fresca e secca, da far consumare come spuntini o colazione; in alternativa, offrire come spuntini frutta fresca o secca

– coinvolgere i bambini mentre si cucina: il processo di assemblamento e preparazione dei cibi è molto interessante, e in questo modo i piccoli potranno prendere dimestichezza e consapevolezza con quello che andranno a mangiare.

 

Finisco qui, l’argomento lo riprendiamo.

Mi preme ricordare a tutti noi che è determinante costruire delle solide “fondamenta” per la salute dei piccoli: solo così potremmo evitar loro un futuro dipendente da pillole, medicine e cure azzardate.

Lo zucchero e i bambiniultima modifica: 2008-08-10T15:47:33+02:00da bibendum3
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