Dietro lo steccato… parte I

Cosa c’è dietro quel bellissimo steccato che vediamo da lontano, tutto verniciato di nuovo e tirato a lucido? Un giardino rigoglioso, uno splendido orto o del terreno incolto pieno di sterpaglie essiccate e tristi?

Vi è mai capitato di andare in giro e vedere delle belle case con una siepe curata o qualcosa di molto ricercato atto a difendere la privacy degli abitanti? A me si, e curiosando nonostante l’ostacolo, talvolta sono rimasta delusa nel vedere dei terreni disastrati, color paglia, con ciottoli scalzati e pure qualche crepa nel terreno. Delusa perchè l’interno stride con la facciata, delusa perchè la tua immaginazione ha “visto” in prospettiva una realtà diversa da quello che poi gli occhi hanno proposto.

Divago un attimo per dire che gli occhi di ognuno di noi “vedono” secondo gli schemi mentali che ci siamo costruiti, e che la realtà visiva di ciascuno cambia effettivamente a seconda delle esperienze, dei ragionamenti, delle emozioni vissute; ma questo è argomento che tratta meglio Joe Dispenza, io non sono in grado per ora…

Per tornare in argomento, così come lo steccato copre il deserto dei tartari, molto spesso una bella faccia truccata/stuccata (ormai non si fanno distinzioni tra uomini e donne) a regola d’arte potrebbe nascondere una situazione interna… preoccupante.

Ci preoccupiamo di proteggerci dal sole con l’ultimo ritrovato della tecnologia a schermo totale/definitivo, quando al sole ci si potrebbe stare senza protezione usando solamente il buon senso e restando il meno possibile intossicati.

Ci preoccupiamo di comprare l’ultimo ritrovato dell’estetica, nutriceutica, nanocosmesi, arriviamo addirittura ad anelare prodotti ecobiologici che perlomeno non creano ulteriori danni; osiamo, se costrette dalla moda,  perfino il trucco minerale, che solo a poche persone ormai parrà una trovata frizzante ma che in realtà è, se non addizionato di plastiche o petrolati o olii, l’unico trucco che fa respirare la pelle.

Rasoi elettrici, pinze del demonio estirpapeletti, creme corpo ultrasatinanti, scrub ai sali del mar giorgio con oligoelementi provenienti da marte, sedute psicoanalitiche dall’estetista che ti fa l’elettroshock coi cavetti per toglierti l’adipe, e ancora fanghi, stucchi, rossetti catarifrangenti, profumi stordenti.

Facciamo di tutto per apparire tirati a lucido neanche fossimo una macchina metallizzata appena uscita dalla fabbrica.

Però… poi non curiamo nello stesso maniacale modo il nostro interno, quasi volessimo dimenticarci di funzionare ed esistere grazie al gran lavoro che dentro di noi fanno i nostri organi, i nostri vasi, le ossa, i muscoli, le cellule. Abbiamo aliti fetidi, feci orribili, rumori di interiora agghiaccianti, ma non ci preoccupiamo perchè a tutto c’è una soluzione: colluttori spaccacervelli, spray deodoranti per ambienti, carbone vegetale contro i “gas” impertinenti.

Ed è grazie alla soluzione pronta e facile per ogni problema che poi si trovano poche persone seriamente interessate ad avere prodotti che “tolgano le imperfezioni” dall’intestino, ad esempio. Se da un lato è un bene perchè ho paura di cosa potrebbero tirar fuori le industrie del (petrol)chimico, dall’altro non curarsi del proprio intestino pensando che tanto bene o male tutto va avanti senza il mio controllo è grave errore.

Ma è grave errore sottovalutare anche tutti gli altri organi e ghiandole endocrine, e tutto il costante lavorìo che quotidianamente fanno. Sappiamo bene che se qualcosa inizia a perder colpi poi tutto l’organismo gli va appresso, e sappiamo bene che spesso quando prendiamo delle medicine, poi ci scappa qualcos’altro e aumentiamo quantità e varietà di farmaci.

 

Per un aspetto sano, ma che sano lo sia davvero grazie al perfetto stato di salute e non all’ultimo fondotinta con pigmenti di scaglie di orata, è necessario che ognuno di noi si assuma la responsabilità di quello che mangia, che pensa, che respira.

Per non fare un topic chilometrico, direi che oggi possiamo iniziare parlando di cibo…

Trovo abbastanza controverso il fatto che a chi si cura della propria alimentazione gli si affibbino nomignoli simpatici quali maniaco, malato, ortoressico, mentre si consente allegramente a donne e uomini di stipare ettari di armadietti con decine di prodotti cosmetici e inquinanti. Voglio dire… se chi pensa alla sua salute è malato, cosa dovrei pensare di chi impiega due ore per prepararsi a uscire?

Perchè, allora, è fondamentale curare in modo attento e “maniacale” la nostra alimentazione? Per consentire al nostro organismo di ricevere le giuste quantità di nutrienti necessarie a far sì che tutto vada al meglio e che non si abbiano carenze o che, peggio, non si creino troppe tossine che poi dovranno essere eliminate. Molte persone si stanno convincendo dell’importanza di assumere frutta e verdura fresche più volte al giorno, ma non tutte. Tante sostengono che la frutta e la verdura hanno prezzi che non si possono permettere, ma dieci chili di anguria costano 4 euri, quando una fettina di carne da 200gr, con la differenza che, volendo, con l’anguria ci mangiano tre persone, con la fettina mi sa tanto di no.

E’, come sempre, una questione di scelte e di informazione; è anche, come spesso capita, una questione di pigrizia mentale o abitudini troppo radicate. Le persone che comprano al discount (e di questo ne abbiamo già parlato) hanno l’illusione di pagare meno la merce che acquistano, ma il costo sociale ripartito sulla collettività  e quello personale che cibo privo di nutrienti e di scarsa qualità provoca (http://biosipuo.myblog.it/alimentazione/) sulla salute delle persone è almeno dieci volte superiore al pagato iniziale.

Ma anche chi compra ai supermercati non ha molto da ridere: riempire i carrelli di pasti pronti, patatine, merendine, roba in scatola e insaccati non aiuta il nostro corpo a operare nel modo giusto. Lo sapevate che ogni anno ingeriamo chili di additivi?

Ci preoccupiamo di nascondere il brufolo che spunta, ma non di guardare lo scempio che provochiamo ad ogni pasto con un cibo sbagliato?

La prossima volta che entriamo in profumeria, farmacia, bocca del leone, pensiamo che forse per avere un bell’incarnato potremmo spendere i 50 euro che stiamo destinando alla cipria a una bella cesta di frutta per fare una settimana di dieta disintossicante. Oppure:

così come ci curiamo dell’esfoliazione della pelle, ricordiamoci che anche gli intestini hanno bisogno di fare uno scrub con fibre buone, per togliere i residui di feci dalle pareti

così come assorbiamo impurità e tossine dal viso con le maschere, ricordiamo che anche il fegato ha bisogno di un bel trattamento assorbigrasso e tossine con cure cicliche da ripetersi due volte l’anno

così come vogliamo controllare la cellulite spalmandoci e rispalmandoci per “depurare” i tessuti, ricordiamo che anche i reni hanno bisogno di essere depurati e, ogni tanto, lasciati riposare dagli stravizi e dalle bevute notturne.

 

Non è facile, non è argomento di conversazione parlare di come stanno le nostre interiora, anzi è tabù. Ma solo iniziando a conoscere e a capire che un bell’aspetto non può mai prescindere da una bella salute, riusciremo a ottenere pelle splendente e coloriti sani.

 

Dietro lo steccato… parte Iultima modifica: 2009-07-28T16:05:00+02:00da bibendum3
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