Faccio un salto in biblioteca

A dire il vero, questo è ciò che il mio povero compagno si sente spesso dire durante il mese.

Non passa settimana senza che io faccia una piccola fermata alla biblioteca di quartiere: la giusta quantità di polvere, il gran numero di libri spesso introvabili e spesso risalenti a 40 anni fa, la copiosa quantità di riviste e quotidiani messi a disposizione, internet, i contenuti multimediali, il caffè… insomma, la bilbioteca sembrerebbe quasi un circolo ricreativo pubblico.

Ed effettivamente, le biblioteche romane sono diventate un punto d’incontro per i tantissimi ragazzi che ogni giorno ci si ritrovano per studiare (ebbene si, in quest’epoca duepuntozeroemezzo c’è ancora tanta gente che alza le mani dalla tastiera e va a studiare in luoghi pieni di carta frusciante), un centro multiculturale, e forniscono un ottimo servizio in termini di reperibilità di libri per circa l’80% delle ricerche effettuate. 

Non conosco esattamente la situazione economica nella quale versano queste istituzioni, ma c’è davvero, rubando la frase al signor Spock, da augurar loro lunghissima vita e prosperità: arrivare nel quartiere di Roma Quarticciolo e vedere un centro come il teatro/biblioteca è un bene per gli occhi e per la mente: tantissimi metri quadrati di meraviglioso open space a due piani, con adiacente teatro per rappresentazioni, eventi culturali, manifestazioni di ogni genere non lascia davvero indifferenti.

La mia biblioteca di quartiere è leggermente più modesta, ma ugualmente vi si organizzano letture, pomeriggi per bambini, incontri. Effettivamente interpretare la biblioteca come un punto d’incontro fisico, reale, dove creare amicizie e scambiare idee la rende decisamente più accattivante dell’idea antica che abbiamo nelle nostre teste raffigurante vecchi bibliotecari impolverati preda di oscure ragnatele giganti, o di ectoplasmi verde fluorescente!

In questo contesto, la biblioteca aiuta ad uscire dal paranoico isolamento dato dal comunicare attraverso interfacce tecnologiche, le quali molto spesso ci fanno fraintendere o non cogliere appieno i significati di chi abbiamo virtualmente di fronte.

Ma nella biblioteca moderna c’è anche un altro aspetto da non trascurare: almeno a Roma, abbiamo la meravigliosa possibilità di usufruire del prestito interbibliotecario. Cosa significa, in parole povere?

Ottenendo la tessera della biblioteca con un piccolo contributo di 5 euro l’anno, e accedendo al portale www.bibliotu.it, possiamo ricercare l’autore o il libro desiderati su tutto il territorio di Roma e provincia, aumentando di molto la possibilità di trovare quello che cerchiamo in un catalogo di decine di migliaia di libri distribuiti su oltre 35 biblioteche.

Una volta trovato il libro, possiamo con un click chiedere il prestito interbibliotecario metropolitano (PIM) e farcelo recapitare alla biblioteca che desideriamo.

Con questo servizio, sono riuscita a trovare testi di qualsiasi tipo per i miei studi e il mio tempo libero, partendo dalla psicologia del lavoro per passare alla medicina naturale o a trattati di storia delle religioni, piuttosto che qualsiasi altra cosa ci passi per la mente.

Molti libri sono nuovissimi, appena usciti, altri (come dicevo prima), rare pubblicazioni ormai uscite dai cataloghi degli editori e perciò introvabili.

In questi tre anni di assiduo sfruttamento del servizio bibliotecario romano, con 15 euro ne ho risparmiati almeno 2000, e accresciuto la mia considerazione verso un servizio talmente efficiente da far invidia a molte aziende private.

Ma attenzione: essendo un servizio pubblico, vive anche dei contributi che i cittadini possono apportare. In poche parole, la biblioteca vive e ci offre tutto quello che ha se noi interagiamo con essa, la sfruttiamo e laddove serve la aiutiamo economicamente.

Le biblioteche di Roma sono un bene preziosissimo, manteniamole vive e ogni tanto facciamoci un salto!

Faccio un salto in bibliotecaultima modifica: 2012-03-14T11:17:57+01:00da bibendum3
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Un pensiero su “Faccio un salto in biblioteca

  1. Ciao, son venuta a sbirciare partendo dal tuo commento, e quello che ho (velocemente letto) mi piace. 🙂
    Le biblioteche sono la mia salvezza, e per la mia esperienza posso dirti che funzionano allo stesso modo per i prestiti interbibliotecari, e questo è un bene. Adesso con il tempo in più che ho da dedicarmi sicuramente ricomincerò a leggere con assiduità, se hai l’account su anobii, passa a sbirciare le mie letture (il link lo trovi sul mio blog)
    A presto 🙂

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