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Foglietti acchiappacolore? Forse acchiappamonete

Fonte: OfficinaNaturae

 

FOGLIETTI ACCHIAPPACOLORE
I foglietti acchiappacolore tanto pubblicizzati, sono realizzati attaccando ad un tessuto sintetico, dei tensioattivi quaternari epossilati cationici, cioè con carica positiva (+). Sono tensioattivi non biodegradabili e nocivi per gli organismi acquatici.
Viceversa i colori utilizzati per i tessuti sono carichi negativamente (-).
Quando in fase di lavaggio i tessuti perdono il colore, quest’ultimo viene “attirato”, come una calamita, dal foglietto e si fissa su di esso.
La quantità di colore fissato è tale che psicologicamente pensiamo di aver salvato il nostro bucato dal rosa generalizzato.
In realtà il colore che si è liberato nell’acqua di lavaggio non si sarebbe fissato sui capi e non avrebbe causato alcun danno.
Però noi vediamo il foglietto colorato e pensiamo che funzioni.
Gli stessi produttori sconsigliano l’uso del foglietto con i tessuti colorati che più facilmente rilasciano molecole nell’acqua di lavaggi (rosso, blu scuro)
C’è da aggiungere che anche i tensioattvi presenti nei detersivi hanno spesso carica negativa (-) e quindi sono a loro volta sono attirati dal foglietto, riducendo la capacità lavante.

 

Quanto costano i foglietti? Tanto, per il servizio che rendono, ma tanto anche se funzionassero veramente.

A quante persone serve fare una lavatrice mischiando i capi di più colori? Io faccio la lavatrice dei colorati resistenti, quella del bianco, e i capi delicati che stingono col cappero che li lavo insieme agli altri, mica mi fido io.

Quanto ancora l’ambiente deve pagare per le nostre stupide e inutili esigenze? 

Sinceramente, dopo aver letto questa notizia che conferma e va oltre i miei più “oscuri” sospetti, mi domando come si possa ancora credere ai diecimila indispensabili prodotti che ogni giorno ci propinano.

Foglietti acchiappacolore? Forse acchiappamoneteultima modifica: 2008-09-18T14:20:00+02:00da
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