Considerazioni sul natale

Ci siamo, il conto alla rovescia è iniziato da qualche giorno, i supermercati sono pieni di dolci di ogni tipo e strade e centri commerciali sono già addobbati dei classici colori natalizi.

Devo dire la verità, la nota di colore che precede e accompagna il Natale è molto allegra e dona un’atmosfera piacevole al mese di dicembre, se volessi esagerare direi anche un filino magica (tutte quelle lucine poi…).  E poi l’attesa per il periodo di feste, le ferie che i fortunati riusciranno a fare, le serate passate in casa o in famiglia a chiacchierare e mangiucchiare.

Se proprio devo confessarlo, no, non odio il Natale. 

Quello che proprio non mi piace sono gli aspetti meramente consumistici della festività, la corsa al regalo, la tredicesima che vola in compere prima ancora di entrare nelle nostre tasche, l’eccessiva opulenza di troppe tavole, le usanze e tradizioni stravolte da multinazionali che trasformano un simbolo cristiano e prima ancora appartenente ad altre religioni e credenze in un ridicolo omino michelin vestito di rosso e addobbato con la barba bianca.

 

Non mi piace il traffico che blocca la mia città nei primi venti giorni di dicembre, con le persone che sembrano cavallette impazzite e che corrono in ogni dove chissà perchè sempre con la macchina. Non mi piacciono i miliardi di pubblicità che ti spingono a comprare per forza qualcosa o a fare per forza di cose (pena la squalifica sociale) un regalo a parenti, amici, e pure a semplici conoscenti, tiè.

Non mi piace che si cerchi di detassare uno stipendio per favorire lo sperpero in panettoni e botti, per poi ritrovarsi a fine gennaio con conguagli/stangate e il culo per terra.

Non mi piacciono le venti portate a pasto che si propongono nei giorni di festa, l’eccessivo abuso di vite animali e lo sperpero dei troppi avanzi buttati nella pattumiera. E soprattutto non mi piace la puntuale speculazione dei negozianti che, per l’occasione, triplicano o quintuplicano il prezzo di alcuni generi alimentari prendendo per la gola (o per il collo?) chi, per tradizione o per cercare comunque di mettere in tavola un pasto diverso dal solito, si avventura tra i loro “artigli”.

Non mi piace che la multinazionale che vende bollicine abbia mandato in pensione l’epifania, la brutta ma snella befana e i suoi frugali ma graditissimi doni per  un opulento, grasso, studiato a tavolino signore che viaggia in slitta (alla faccia di quella poveraccia che si gela sulla scopa) e che ha mille aiutanti. Certo, direte voi, Santa Claus esiste da un bel pò, è una tradizione nordica (come l’albero di natale)… Ma era completamente diverso da quel ciccione che indossa orgoglioso i colori dei suoi frizzanti creatori!

Se proprio devo andare avanti, vi confesso anche che non mi piace l’aria generale di buonismo che permea molti animi; capisco l’atmosfera magica, ma fare gesti gentili tutto l’anno sarebbe meno ipocrita che ricordarsi del prossimo solo dieci giorni l’anno. 

 

A parte queste considerazioni, ritengo che la terza decade di dicembre e la prima settimana dell’anno nuovo siano un periodo ricco di spiritualità e di significati. E’ il periodo in cui le giornate ricominciano lentamente ad allungarsi, è il periodo in cui la terra riposa e i semi dormono protetti da essa. E’ un momento per riposarci insieme alla natura, per raccogliere le energie necessarie per tirare le somme dell’anno che sta per finire e per costruire quello nuovo: un periodo essenziale per capire chi siamo, che strada abbiamo percorso e quale direzione vogliamo intraprendere. Con la calma (si spera) dei giorni di festa, si può godere della compagnia dei nostri cari (senza però causarci un infarto da eccessi alimentari!) e anche di tempo da dedicare a noi stessi. 

Non voglio fare considerazioni etiche, ecologiche o bio.

Auguro a tutti noi di vivere l’armonia di queste giornate e di ottenerne il meglio. 

Considerazioni sul nataleultima modifica: 2008-12-04T16:33:25+01:00da bibendum3
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Un pensiero su “Considerazioni sul natale

  1. L’ultima parte del tuo post è meravigliosa. Non a caso il Natale cade in questo periodo. E’ la rinascita, l’inizio di una nuova stagione della vita, le giornate che si allungano di nuovo, l’uscita dal buio e il ritorno della luce… Se si ritrovasse la dimensione spirituale della festa del Natale sarebbe molto meglio. Ma tutti (be, non tutti a quanto vedo!) sembrano accecati e ipnotizzati dal luccichio delle lucette e dai messaggi pubblicitari.
    Buon natale anche a te, Baciuck!!!
    Francesca
    P.S. Mi sono iscritta al tuo gruppo su Anobii. Non mi ero accorta che esistesse!!!!

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