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Scambiamo gli abiti dei nostri bambini

Di quanto abbigliamento hanno bisogno i bambini nei primi anni della loro vita?

Non so fare una stima precisa, ma quando vedo le mie amiche mamme mi viene da quantificare il tutto con una parola: TANTISSIMO.

Nei primi mesi soprattutto, quando ogni settimana aggiungo centimetri e peso ai loro corpicini, c’è necessità di decine di cambi, che magari vengono usati per pochi giorni prima di passare alla misura successiva: bodies, tutine, calzini, accessori…

Quando iniziano a crescere poi, si riesce a metter loro un capo per una decina di volte, per non parlare di eventuale abbigliamento invernale quale piumini, giacche, cappottini. A metà inverno gli escono già fuori le braccia dalle maniche, o li vediamo entrare a fatica in un giacchino chiuso. E’ quindi un continuo alternarsi di tonnellate di abbigliamento che, a differenza di noi adulti, si riesce a usare solo per pochi mesi, se non per poche settimane.

Al di là del sentimentalismo che ammanta il primo pigiamino, il delizioso vestitino micro o il primo paio di piccole scarpe, sarebbe improponibile pensare di tenere tutto il vestiario dei propri figli da 0 mesi a 10 anni.

In tempi di crisi ci si arrangia, come facevano le nostre mamme, e ultimamente noto con piacere che tra famiglie ma anche tra conoscenti è ritornato prepotentemente di moda lo scambio degli abitini. Non è difficile trovare una futura mamma alla ricerca di cambi per il proprio pargolo, ma se proprio abbiamo delle difficoltà possiamo iscriverci a qualche community quale Suesu ma anche, se si è di Roma, al gruppo Freecycle, del quale avevo parlato tempo fa. E’ facilissimo inoltre portare tutto ciò che ancora è in buone condizioni in centri per l’infanzia, ospedali pediatrici, case famiglia; questa forse dovrebbe essere la prima scelta che si potrebbe fare per donare le nostre cose.

Oltre ai vestiti e accessori, è facile pensare che possiamo facilmente “liberare” i nostri armadi anche di ingombri più grandi: giocattoli in buone condizioni, passeggini, seggioloni, eventualmente lettini.

Come sempre, lo spirito che contraddistingue il “riciclo”, lo scambio o comunque la cessione a titolo gratuito, è quello di far si che un oggetto che avrebbe ancora molto da offrire in termini di servizio/resa arrivi alla fine della sua vita completamente utilizzato.

Last but not least, secondo me sapere che un capo che a noi e al nostro bimbo è piaciuto tanto possa coprire e riscaldare se necessario un altro bambino è un bellissimo gesto d’amore.

Scambiamo gli abiti dei nostri bambiniultima modifica: 2009-09-02T09:14:00+02:00da
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