Less is more. Diario di decrescita step by step. Primo step: lo zucchero

Nell’ambito di un progetto di decrescita potremmo prendere in considerazione un milione di attitudini che si prestano allo scopo.

Sappiamo ormai che ridurre i consumi è fondamentale, e soprattutto che non c’è bisogno di epici sacrifici per fare la nostra parte quotidiana: basta poco per cominciare, e una piccola idea di come farlo.

Il primo step del mio progetto riguarda lo zucchero.

Lo zucchero inteso in quanto prodotto della lavorazione di barbabietola, canna e mais (sotto forma di sciroppo di glucosio o glucosio), non quello contenuto nella frutta per intenderci. Parlo dello zucchero che apporta calorie vuote e zero nutrienti, di quello zucchero che consumiamo in enormi quantità senza rendercene conto perchè ormai è ovunque.

Parlo dello zucchero che ingeriamo fin dal primo mattino perchè ce lo ritroviamo nello yogurt, nel succo e nella merendina e che ci accompagna lungo tutta la giornata quando mangiamo pane (spesso addizionato), insaccati, piatti pronti surgelati o precotti, bibite varie, caramelle e dolciumi vari fino al semplice cucchiaino che consumiamo nel caffè.

Ecco… oltre a far male in modo indicibile (e basta digitare su google per capire quanto possa far male), lo zucchero è una spesa superflua per le famiglie (facciamo il conto di quanti kg ne consumiamo ogni anno e moltiplichiamo per il costo al kg), uno spreco inutile di risorse del pianeta (piantagioni di barbabietole irrorate di pesticidi e concimi chimici inquinanti, fabbriche maleodoranti e tutto il ciclo di trasporto che subisce il prodotto), un potenziale, pericolosissimo fattore di malattie (diabete, carie dentarie, depauperamento del patrimonio vitaminico dell’organismo, etc etc etc).

Un prodotto inutile e dannoso, che interferisce con l’assimilazione dei nutrienti veri, degli zuccheri derivanti dai cereali integrali, da frutta e verdura. 

 Lo zucchero è dappertutto sugli scaffali della grande e piccola distribuzione, se da una parte è molto facile capire quali sono gli step per evitarlo, dall’altra ciò richiede una grande attenzione per mantenere la rotta:

  • farò attenzione a consumarne solo uno o due cucchiaini nell’orzo giornaliero o bi-giornaliero
  • comprerò solo cibi freschi o confezionati senza zuccheri aggiunti
  • eviterò il più possibile bibite addizionate e caramelle/gomme di ogni genere
Un impegno apparentemente piccolo ma dal grande impatto personale e ambientale.
D’altronde da qualche parte si dovrà pur cominciare, no?
Less is more. Diario di decrescita step by step. Primo step: lo zuccheroultima modifica: 2011-06-16T20:52:00+02:00da bibendum3
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2 pensieri su “Less is more. Diario di decrescita step by step. Primo step: lo zucchero

  1. Io non compro più da tempo le “schifezze” contenenti vari tipi di zuccheri, a casa usiamo un cucchiaino di miele o uno di zucchero di canna del commercio equo. Lo zucchero bianco lo teniamo per sicurezza, ma lo usiamo solo per pochissime cose. Hai ragione, si può fare benissimo a meno della “droga”… la chiamo così perchè dopo anni che si mangiano le robe del super (merendine, caramelle, ecc.) poi è difficile disintossicarsi e farsi piacere la roba meno zuccherata.
    E così c’è anche più piacere a mangiare una caramella o un cioccolatino quando capita (però ti avviso… con la disintossicazione certe cose che prima magiavi con gusto, ti sembreranno orrende!!!).

  2. E’ verissimo! Ho già da tempo iniziato a diminuire, ma adesso vorrei proprio drasticamente ridurre. E molte cose hanno un disgustoso sapore sintetico che mai e poi mai ti verrebbe in mente di… degustare. Confesso che a volte provo molto fastidio nel sentire semplicemente gli odori di queste cose… Sarò da rinchiudere?

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