Bio si può

Diario di un orto modesto – part one

Quest’anno mi sono buttata, come qualcuno avrà letto in un mio recente post (http://biosipuo.myblog.it/archive/2011/06/07/il-balcone-e-il-peperone.html)

E rispetto agli anni passati, qualcosa di diverso si inizia a intravedere… Saranno le teste di aglio che ho meso quasi ovunque nei vasi, sarà che ho selezionato con attenzione le mie semine o trapianti, ma il poco che ho messo a dimora mi ha dato ampio materiale di studio.

Ad esempio, la cicerchia ci ha lasciati… Essiccata in tutta la sua lunghezza e con baccelli piccolissimi, credo che l’anno prossimo dovrò metterla in un vaso più grande e con tanta terra.

La luffa, che gli anni passati non si era mai degnata di germogliare, con la pre-germogliatura in vetro suggerita da Erbaviola, adesso rampica felice e verdissima su un muro esposto a ovest.

Il trittico peperoncini-basilico-peperoncini invece mi ha dato due risultati differentissimi:

-insieme a spicchi di aglio che ora sfrondano al vento, le piante in questione stanno diventando degli arbusti che superano allegramente i 30 cm di altezza.

– insieme a una pianta di rosmarino, patiscono non so cosa e rimangono minimi mentre il rosmarino è di un rigoglioso mai visto sui miei balconi.

E ancora, la stevia quest’anno stenta, forse dovrei esporla a nordovest e non al sole cocente del pomeriggio; il fagiolo mung non cresce e non crepa, i cavolini di bruxelles sono in procinto di essere trapiantati.

Senza infamia e senza lode i peperoni seminati, che proprio non vogliono saperne di crescere.

 

Ecco… forse quello che dovrò curare nella prossima stagione sono le sinergie e le antipatia tra piante, così da arrivare tra qualche decennio a fare una piccola permacultura da balcone che si protegge pure dalle onnipresenti formiche che adesso ci invadono.

Diario di un orto modesto – part oneultima modifica: 2011-07-01T19:05:00+02:00da
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